Pubblicato su politicadomani Num 88 - Febraio 2009

Note di storia
Un castello federiciano nel territorio di Marano di Napoli
Federico arrivò in Terrae Laboris, e in particolare nei Campi Flegrei, alla ricerca di quelle terme tanto decantate da Pietro Da Eboli della scuola medica di Salerno. Qui, fra il 1227 e il 1229 fu edificato il castello di Monteleone, detto del Belvedere

di Antonio Guarino

Ai margini nord-ovest dell’area napoletana, nel Comune di Marano di Napoli, sull’ultima propaggine della collina dei Camaldoli che si stende vero il mare di Licola e Cuma e lungo la Conca di Quarto e quindi sui Campi Flegrei, sorge un antico maniero. Il suo nome è Castello di Belvedere o anche di Monteleone, dall’ultima famiglia signorile che vi abitò.
In esso si riscontrano le caratteristiche stilistiche dell’architettura federiciana e, in generale, gli elementi artistici che si sviluppano tra il periodo Romanico e Gotico.
Una visione completa sull’origine non solo del castello ma del luogo, una lettura completa sulla sua stratificazione, risulta difficile senza un'indagine fisica. I continui rimaneggiamenti avvenuti nel tempo, rendono difficile, anche, individuare l'originale configurazione.
Ferrante della Marra1 che vi abitò nel ‘500, asserì che lo avevano costruito i romani “con una via sotterranea a volta di marmi per lo camino di tre Miglia corrispondente al castello di Marano” (Castello Scilla).
Dello stesso parere è Amadeo Maiuri2 e il suo stretto collaboratore di zona Giacomo Chianese, i quali negli anni 30 (secolo XX) affermarono che l'opera era stata realizzata su un preesistente fortilizio romano di epoca repubblicana, costruito quando la zona fu luogo di scontro con gli etruschi.
L’impianto ricorda, infatti, il castrum romano a forma quadrilatera con corte e torri distribuiti lungo il perimetro esterno. Uno schema che risale all’antichità greca reintrodotto nell’Italia meridionale durante il medioevo, e in particolare nella Sicilia con le costruzione fortificate arabe.
Per Bartolomeo Capasso il Castrum Serre era posseduto già nel 1119 da Roberto Principe di Capua. “Castrum hic deinceps Bellovidere dictum fuit”3, ci dice il Capasso.
Va notato che il castello, o la struttura preesistente, è posta sulla linea di confine fra il Ducato Bizantino di Napoli e i Principati Longobardi di Benevento e Capua. Un confine di volta in volta modificata dalle continue contese fra Ducato e Principati. Il ricordo più antico documentato è dell’anno 1269, quando Carlo I D’Angiò, tra i beni tolti a Riccardo ed a Jacopo Perilli, ribelli napoletani, indica una terra posta in “loco qui dicitur campum Caroli prope Bellovidere4”.
Da questo Campum Caroli, secondo la leggenda, sarebbero partiti Adalgisio, figlio di re Desiderio, e i Franchi mandati da Carlo Magno per soccorrere Napoli e annientare i Saraceni che l’avevano aggredita e devastata.
È dai registri angioini che si apprende che il castello venne edificato tra il 1227 e il 1229 da Federico II di Svevia5.
Federico arrivò in Terrae Laboris, e in particolare nei Campi Flegrei, alla ricerca di quelle terme tanto decantate dal fedele Pietro Da Eboli della scuola medica di Salerno nel noto poemetto De balneis terrae laboris6
Nella zona, a quei tempi, si ammiravano il disegno dei campi nella griglia della centurazia, i laghi litorali, i resti di fabbriche romane che incastonavano il paesaggio dalla Pianura Campana fino a Pozzuoli in un gualdo, ossia bosco, appartenente prima al ducato di Napoli e poi al regio dominio di Ruggiero II.
Il territorio attraversava l’agro aversano fino alle porte di Capua. Il palazzo di Belvedere divenne il centro amministrativo di questo territorio. Certo esso non ebbe l’importanza del Castel del Monte, né l’ampiezza del castello di Lagopesole ma fu ricordato per la sua particolare posizione paesaggistica e in particolare per la sua panoramicità.
Ecco perché fu chiamato di Belvedere.

 

1 Discorsi sulle famiglie estinte forestiere o non comprese nei seggi di Napoli imparentate colla casa Marra di D. Ferrante Della Marra Duca Della Guardia, Napoli, Ottavio Beltrano, 1468.p.71.
2 Amedeo Maiuri in Passeggiate in Campania.
3 B. Capasso Monumenta ad Neapolitani Ductus Historiam perlinentia, Giannini, 1892.
4 Registri Angioini- Archivio di Stato Napoli.
5 Federico II nacque il 26dicembre 1194 nel piccolo paese di Jesi, 25 km a sud-ovest di Ancona, da Enrico VI e Costanza d’Altavilla, erede del regno Normanno nell’Italia meridionale.
6 Dedicato allo stesso imperatore.

 

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